29 Aprile 2024
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Cronaca di un’interferenza: come un innocuo decoder crea un black out delle HF

Da tempo, Franco IK7NCS, Benny IW7BLR e Antonio IZ7EBY segnalavano che nella loro stazione, lo spettro HF era pieno zeppo di rumore ed interferenze. Loro abitano in un complesso residenziale al quartiere Sant’Elia, qui a Brindisi, e le relative antenne distano un centinaio di metri l’una dall’altra.
La situazione andava avanti da tempo, in alcune bande era diventato praticamente impossibile operare, il rumore copriva tutti i segnali senza dare tregua.
Antonio IZ7EBY aveva trovato un pò di sollievo con un “noise killer” marchiato MFJ, ma dopo poco, qualcosa nelle commutazioni non ha funzionato ed è andato in fumo. Anche Benny e Franco hanno fatto delle prove con un “QRM eliminator”, un dispositivo realizzato con una manciata di componenti, che creando uno sfasamento tra il segnale in arrivo ed il disturbo, avrebbe dovuto migliorare la qualità della ricezione ma, i benefici ottenuti sono stati molto limitati.

Una sera, passando in auto nei pressi delle loro abitazioni constatai che la gamma delle onde medie era inutilizzabile: un fortissimo ronzio occupava tutta la banda. Bastava poi allontanarsi qualche centinaio di metri da quell’isolato e tornava la quiete: con l’autoradio della mia vecchia Zafira si potevano tranquillamente ascoltare le varie emittenti che trasmettono in tale banda.
Parlandone con Franco e Benny, ormai avevamo ben chiaro che l’interferenza veniva proprio da quel complesso residenziale. Il problema sarebbe stato quello di individuare in modo certo la fonte.
Gira e rigira con una piccola radiolina portatile in onde medie, Franco scopre che la “sorgente” era localizzata proprio nel suo palazzo: incredibilmente il segnale aumentava tantissimo di intensità con la radiolina in prossimità del quadro contatori energia elettrica!
Il passo è stato breve: togliendo tensione ai vari appartamenti per qualche istante, Franco ha avuto la gradita sorpresa di scoprire che le interferenze provenivano dall’ultimo piano del fabbricato.

Interpellando l’occupante dell’appartamento, la gentile signora si lamentava di strane interferenze alla propria TV: molti canali non si vedevano più bene da qualche tempo. Una rapida verifica dei segnali TV con il mio fido analizzatore Unaohm confermava quanto lamentato: la terza banda, che qui da noi è occupata dal mux RAI1 era “affollata” da tanti strani “spilli”; il BER, il parametro indicatore della qualità del segnale digitale segnava un misero 10-2, nessun tv riesce ad agganciare con il BER così basso. Con l’analizzatore faccio un passo in giù e anche la vecchia prima banda, i 50 MHz, oramai dismessa dalla TV, la trovo piena zeppa di tanti “spilli, tante piccole portanti di fortissima intensità. Solo i TV del suo appartamento evidenziavano questa anomalia, gli altri TV del palazzo funzionavano alla grande. Nessuna lamentela.

Di questo c’è una spiegazione e adesso ve la dirò.

Mentre Franco, cerca di spiegare alla gentile signora cosa stò facendo, nella cucina scorgo un vecchio tv LCD connesso ad un innocuo decoder marchiato Telesystem: il tv è uno di quelli della prima generazione LCD, adatto solo i segnali analogici. Per continuare ad usarlo, è stato aggiunto il solito decoder interconnesso con un obsoleto cavo Scart. Nella cucina, non essendoci una presa antenna TV, qualche “cugino” ha portato un bel cavo volante cinese, passando intorno alle porte fino ad arrivare ad una presa TV a muro , dove con una “T” sempre di origine orientale, il segnale si “dovrebbe” ripartire in due. Uso il condizionale, perché vedendo lo scempio che si crea nello spettro RF TV con tali accrocchi, mi chiedo se chi produce questi pseudo splitter abbia mai aperto un libro di radiotecnica. Considerazioni a parte, tolgo tensione al tv e decoder e magicamente il rumore scompare del tutto!
Con enorme stupore constatiamo che ora la TV della sala funziona perfettamente: l’interferenza è scomparsa! Il disturbatore è il decoder: è con alimentatore integrato, ed è anche bello caldo segno che qualcosa non va. Anche il piano del mobile sottostante è caldo. La signora è meravigliata e a Franco IK7NCS non par vero che ora potrà dedicarsi al suo hobby preferito.
Prime di portarlo in discarica, decidiamo di aprirlo per vedere come è fatto all’interno: pare di buona fattura, l’alimentatore è fatto bene, con filtro di rete, la classica bobina bifilare in rame che alcuni produttori orientali per economia ommettono. Notiamo qualche condensatore elettrolitico un po gonfio, segno che l’alimentatore è andato oltre i parametri di progetto, trasformandosi in un generatore di rumore a largo spettro.
Un partitore a -4dB di nota marca nazionale rende la linea derivata, anche se il cavo di interconnessione volante fissato con le spillette è povero di schermatura.

Facendo delle riflessioni, deduciamo che proprio quel cavo ha fatto da antenna, irradiando RF a largo spettro in tutto il vicinato. La “T” orientale ha creato poi un bel disadattamento di impedenza contribuendo a rendere la linea radiante, probabilmente tutto l’impianto interno ha funzionato da antenna.

Il motivo per cui tutti i TV del palazzo continuavano a funzionare correttamente è presto detto: l’antenna TV centralizzata e l’intera rete di distribuzione, due colonne montanti, è stata realizzata qualche anno fà da due noti radioamatori. Il centralizzato, è ben filtrato, immune a sovraccarichi da segnali HF e VHF radioamatoriali.
L’impianto di distribuzione è stato progettato in modo da fornire la stessa intensità di segnale ad ogni appartamento, cablato con cavo coassiale a tripla schermatura, con ottimi derivatori pressofusi muniti di connettori F.
Tali derivatori hanno una fortissima attenuazione inversa: tra attenuazione di derivazione e attenuazione inversa, i dB sono tanti, dell’ordine di -50 dB in tale caso il rumore a largo spettro non si propaga verso la montante e tantomeno alle altre derivazioni utente, che “dovrebbero” essere ripartite in modo da evitare disadattamenti, cioè ROS. Ai -50dB di cui sopra si dovranno aggiungere almeno altri -25dB tra derivazione ai vari piani più partizioni interne e cavi. E’ quindi chiaro che un segnale interferente, immesso involontariamente nella rete di distribuzione non potrà propagarsi ai vari tv degli altri inquilini: -75dB sono tantissimi.

Questa volta è andata bene a tutti: i tre colleghi radioamatori potranno dedicarsi al DX e quindi alle loro amate HF, mentre la signora potrà godersi la visione dei programmi TV senza fastidiosi “squadrettamenti” delle immagini.

Impianti TV ben progettati, sono innocui a forti campi RF dei radioamatori, anche con potenze oltre il legal limit.

In questo caso, l’interferenza era generata da un insospettabile vecchio decoder DTT. La partizione a “T” e prolunga con gli occhi a mandorla hanno consentito che il segnale interferente si propagasse nell’etere oltre le mura domestiche.

Senza sturalavandino in testa, abbiamo messo fine a questa brutta interferenza!

73 de Gilberto, IK7LMX